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L’importanza delle etichette nel settore chimico

3 Novembre 2022
etichette settore chimico

Le etichette per il settore chimico forniscono informazioni chiare e trasparenti riguardo la pericolosità di un prodotto. Evidenziano i rischi a cui possono essere esposti i consumatori e indicano tutte le misure precauzionali per un corretto utilizzo, conservazione e smaltimento del prodotto.

Regolamento CLP: la classificazione degli agenti chimici

codice UFI
L’etichettatura dei prodotti chimici è disciplinata dal Regolamento CE n. 1272/2008 (Classification, Labelling and Packaging). Entrato in vigore nell’Unione Europea il 20 gennaio 2009, ha introdotto un nuovo metodo di classificazione, etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.

Dal 2020 tutte le etichette delle aziende che producono prodotti classificati come pericolosi e che presentano rischi per la salute dovranno avere un codice a 16 cifre chiamato UFI (Identificatore unico di formula).

Oltre all’UFI, è necessario fornire anche informazioni riguardo la composizione della sostanza pericolosa, le informazioni tossicologiche, il colore, la categoria dei prodotti e la denominazione commerciale.

Dove inserire il codice UFI

L’UFI è un codice collegato a un database centrale che riporta i rischi di sicurezza relativi a ogni miscela pericolosa.

Deve essere ben leggibile sull’etichetta preceduto dalla sigla “UFI”, vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo. Questi ultimi, caratterizzati da una cornice rossa, sostituiscono i simboli di pericolo arancioni.

Esistono nove diversi pittogrammi: 5 di pericolo fisico, 1 di pericolo ambientale e 3 di pericolo per la salute.

pittogrammi pericolosità

Quali sono le informazioni obbligatorie da riportare sull’etichetta?

In particolare, l’etichetta apposta su un imballaggio contenente una sostanza o una miscela definita come pericolosa deve riportare:

  • nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;
  • quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione;
  • identificatori di prodotto;
  • eventuali pittogrammi di pericolo;
  • avvertenze, se ve ne sono;
  • indicazioni di pericolo, se esistono;
  • eventuali consigli di prudenza;
  • se necessarie, informazioni supplementari.

I termini modificati dal Regolamento CLP sono:

  • Hazardous al posto di Dangerous in inglese, traducibili in italiano con Pericoloso;
  • Miscele al posto di preparati;
  • Frasi di precauzione invece di frasi di sicurezza;
  • Frasi di pericolo al posto di frasi di rischio.

L’’etichetta, salvo diverse disposizioni, deve essere nella lingua ufficiale degli Stati membri. Può essere anche multilingue.

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